Mario Raciti
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Mario Raciti
(Milano, 1934)
Mario Raciti, pittore italiano vicino ad i maestri di Simbolismo Astratto, usa la pittura come “luogo” nel quale è possibile attraverso la metafora, trasfigurare il significato delle cose.
Per lui lo spazio pittorico è un’occasione per indagare il profondo e quanto vi è in nuce alla rappresentazione.
Dopo gli studi classici e la laurea in Giurisprudenza, abbandona la professione di legale nel 1961, per dedicarsi completamente alla pittura, a cui si era accostato da autodidatta già dal 1950.
La ricerca pittorica e artistica di Raciti si svolge con costante coerenza su una visione del mondo di registro lirico e visionario, spaziando in un percorso che, partendo dalle iniziali prove post-informali, attraverso la fase delle “presenze assenze”, lo porta ad approdare alle “mitologie”.
Negli ultimi anni l’artista, ha dato ampio spazio ai pastelli, sottolineando e assecondando la continua rarefazione dell’immagine cui ha portato la sua pittura.
Tra le principali esposizioni si ricordano: Galleria Il Canale, Venezia 1964, Galleria Morone , Milano 1968, 1978, 1985, 1987, 1994, 2008, Casa del Mantegna, Mantova 1970, Galleria Contini, Roma 1971, Galleria Editalia, Roma 1974, 1979, Galleria Bergamini, Milano 1976, Galerie Schlegl, Zurigo 1977, Galerie Von Braunbehrens, Monaco 1979, Centro d’Arte Annunciata, Milano 1981, 2006, Galleria Civica, Gallarate 1983, Galleria Rotta, Genova 1985, Biennale di Venezia 1986, Quadriennale di Roma 1986, PAC, Padiglione arte contemporanea, Milano 1988,Galleria Giulia, Roma 1990, Grand Palais, Parigi 1992, Galleria Spazia, Bologna 1992, Galleria Civica, Suzzara 1998, Frankfurte Westend Galerie, Francoforte 2001, Galleria Il Bulino, Roma 2002, Rassegna Internazionale d’Arte G.B. Salvi, Sassoferrato 2004, Biblioteca Salita del Frati, Lugano 2006, Collezione opere dei Maestri Accademici di S. Luca, Accademia di S. Luca, Roma 2011, Galleria Edieuropa, Roma 2011.
“Non seguivo il fare del momento come altri, non sentivo l’arte come forma, mi avvicinavo alla povertà della stesura più per rarefazione spirituale che per pragmatismo esecutivo”.
Mario Raciti
“Io so solo che, memore dell’arte di sempre, invento tra le macerie dell’oggi ‘una pittura ultima’.”
Mario Raciti