Luigi Boille

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Luigi Boille

Luigi Boille, artista dalla personalità integerrima, non si discostò mai dalla ricerca della pittura purissima. La sua “traccia”, perciò, come gesto che si converte in segno, trasforma in pittura quello che è stato l’automatismo per la scrittura.

Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1949, l’anno successivo si laurea in Architettura iniziando a viaggiare per l’Europa. Dopo un soggiorno in Olanda, nel 1951 si stabilisce a Parigi dove rimane fino al 1965. La sua scelta è quella di fare pittura, soltanto pittura. 

Già nel ’53 la sua pittura rivela una matura e originale assimilazione dell’Informale, e ciò lo avvicina al gruppo della Jeune Ecole de Paris, con cui espone in numerose collettive.

Conosce il grande critico francese Michel Tapié, che lo inserisce nella sue ricerche sull’ “Art autre” e coglie nella sua pittura “elementi barocchi”, anche se nel lavoro di Boille il dinamismo e l’ “irrazionalismo” riconducibile al barocco saranno sempre equilibrati da un senso “classico” di misura e di rigore formale. 

Nel 1964 Luigi Boille rappresenta l’Italia insieme a Capogrossi, Castellani e Fontana al Guggenheim International Award di New York. 

Nel ’65, rientrato temporaneamente in Italia, a Roma partecipa alla Quadriennale, e l’anno dopo è invitato alla Biennale di Venezia, dove è recentemente tornato, partecipando alla LIV Edizione (2011). 

Per quindici anni è stato in rapporti contrattuali con la Galleria Stadler di Parigi (una fra le più importanti al mondo), dove ha tenuto diverse mostre. Importante anche il rapporto con la storica Galleria del Naviglio di Milano e con il suo fondatore e titolare, Carlo Cardazzo. 

Tra le mostre personali più importanti ricordiamo, le personali alla Galleria del Naviglio (Milano) e alla Galleria Editalia QUI arte contemporanea (Roma), nel 1974, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara (1984), alla Galleria Giulia di Roma (1986), alla Galleria Roubaud (1991) e all’Istituto Italiano di Cultura a Monaco di Baviera (1992), alla Galleria L’Isola (Roma) nel 1993, allo Studio Simonis e alla Galleria Stadler (Parigi) nel 1997; le collettive Informale in Italia, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna (1983), Geografie oltre l’Informale alla Permanente di Milano (1987), Tapié et l’art informel, alla Galerie 16 di Parigi (1989). 

Le opere di Boille sono presenti nelle maggiori collezioni e musei del mondo. L’artista si è spento a Roma nel 2015.

Il segno di Boille “svolgendosi e modulandosi come pura frase pittorica, realizza e comunica uno stato dell`essere, di immunità o distacco o contemplazione”.     

Giulio Carlo Argan