Renato Spagnoli

Inizia a dipingere nel 1956, nel 1958 conosce Giorgio Bartoli, Renato Lacquaniti e
Mario Graziani. Con loro inizia una vera discussione sull’arte contemporanea e
insieme fondano il gruppo “Atoma”, attivo fino al 1966. In questo periodo la sua
ricerca si concentra da un lato sul potere persuasivo della comunicazione di massa, dall’altro sulle modalità percettive della visione.
Spagnoli affronta un’indagine di tipo segnico, partendo da alcuni valori codificati
quali sono le lettere dell’alfabeto. Cominciando la propria indagine dal dato
oggettivo e semantico, ripropone un discorso nuovo per un’utilizzazione alternativa dello “spazio” operativo. Spagnoli articola, con i “segni” ricavati dall’aver fatto “tabula rasa” di tutto il discorso precedente, una nuova operazione tutta fondata su una ricerca libera.
Sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero come Arts Council Collection di Londra, Das Progressive Museum di Basilea, Haus fur Konstructive und Konkrete Kunst di Zurigo, collezione Elisabeth und Jean-Pierre Gysel di Zurigo, Galleria Civica di Gallarate, Museo Sperimentale d’Arte di Torino, Pinacoteca Comunale di Ferrara, Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 a Pieve di Cento.
Tra le principali mostre personali, si ricordano: Galleria Sincron, Brescia 1970, Galleria Giraldi, Livorno 1973,1999, Galleria Editalia, Roma 1976, Galleria Peccolo, Livorno 1979, 2009, 2013, Centro attività visive, Palazzo dei Diamanti, Ferrara 1981, Art Stable, Amsterdam 1984, Colonie Libere Italiane, Zurigo, 1987, Galleria Arte Centro, Milano 1990, Studio Gennai, Pisa 1993, Casa della Cultura, Livorno 1994, Studio Gennai, Pisa 1993, 2000, 2010, Galleria Lazzari, Roma 1999, LIBA arte contemporanea, Pontedera 2000, MART Rovereto (intervento) 2007, Galleria Peccolo, Livorno 2009, Studio Gennai, Pisa 2010.
In occasione del centesimo compleanno di Guido Strazza, l'Istituto Centrale per la Grafica gli rende omaggio stampando una cartella d'incisioni originali del Maestro presenti nella sua collezione
La Galleria Edieuropa, per il centenario della nascita del suo fondatore, dedica alla figura di Lidio Bozzini una mostra documentaria ed un convegno centrato sulle premesse poliziane.
Emilio Leofreddi è un pittore e video artist che a partire dagli anni novanta progetta istallazioni e performance politicamente impegnate.
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