“Piero Sadun. Genesi di un artista 1938-1948”

Il Segretario Generale della Società Dante Alighieri e storico dell’arte Alessandro Masi compie il tentativo di far emergere la figura di Piero Sadun, artista fra grandi della pittura italiana del Secondo Novecento, ripercorrendone le tappe più importanti e seguendo il filo tessuto della mostra “Piero Sadun. Genesi di un artista”, realizzata lo scorso anno presso la Pinacoteca di Siena. Ne viene fuori così un doveroso omaggio nei confronti di un artista – che merita la massima attenzione – e delle intelligenze ebraiche che rappresentano un corollario del suo lavoro e della sua cultura.
Nel volume di Masi viene analizzata anche l’insofferenza di Sadun per gli stereotipi e per le logiche della pittura “di partito”. Una libertà di pensiero che purtroppo pagò postumo, allorché una morte precoce ne spinse il nome verso un ricordo sbiadito, lontano dalla memoria immediata dei più.
Pittore, docente, scenografo, progettista d’interni, animatore e direttore dell’Accademia delle Belle Arti de L’Aquila, per sempre detentore di un’assoluta indipendenza, così controcorrente rispetto al conformismo di quegli anni. Un’opera, quella di Sadun, che contiene tutte le tappe del viaggio dell’arte contemporanea del secondo dopoguerra, dal figurativo all’astratto, dal cubismo all’indagine sulla materia e sul colore, e che si interroga sull’uomo e sulla sua inesausta ricerca di esprimersi e di lasciare testimonianza.
La Galleria Edieuroparendeomaggio a Piero Sadun con un’esposizione di opere su tela e su carta che vanno dal 1951, con una gouache dedicata a Lidio Bozzini, passando per il periodo morandiano con “Cat. IV n. 314”, del 1957, per giungere al periodo astratto, con opere degli Anni Sessanta e Settanta, prima della sua morte avvenuta nel 1974.
Amico fraterno di Lidio Bozzini, Presidente della Casa Editrice Editalia, il cui simbolo, “La Caravella” è stato disegnato proprio da Sadun, che, insieme a Capogrossi, Colla, Fontana, Leoncillo, Lipton e Pasmore, è stato tra i padri fondatori della Rivista QUI arte contemporanea, edita da Editalia dal luglio del 1966. E’ stato anche uno dei protagonisti nella storia della Galleria Editalia, oggi Edieuropa, prima appunto con la Rivista e poi prendendo parte ad importanti mostre, sia personali che collettive, organizzate anche in prestigiose sedi, come la Mostra presso Palazzo Barberini, nel 1976 e nel 1977 presso il Palazzo Pubblico di Siena.
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