Cent’anni di Lidio Bozzini

“Parlare di Lidio Bozzini, significa anche, inevitabilmente, ripercorrere alcune delle tappe fondamentali della cultura e dell’arte italiana del XX secolo. Nel 1952, questo grande intellettuale cattolico toscano, con il suo senso innato per la responsabilità sociale della cultura, fondò la Casa Editrice Editalia, della quale fu per oltre 40 anni Presidente e Amministratore delegato. In questa impresa coinvolse i più illustri autori, storici e critici d’arte, quali Enzo Carli, Aldo Cairola, Giulio C. Argan, Cesare Brandi. Attraverso di essa e dal 1966 con la nascita della Rivista QUI arte contemporanea e della Galleria Editalia – oggi Edieuropa – Bozzini è diventato una delle figure più rilevanti del panorama culturale contemporaneo. Non pochi i protagonisti dell’arte italiana e internazionale che hanno compiuto con lui il loro esordio: la prima monografia completa su Alberto Burri fu dell’Editalia, era il 1963. Così anche le monografie di Giacometti, i cataloghi per le mostre organizzate dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma su Mondrian, Richter, Kandinskij, Modigliani, Malevic. Con la Rivista QUI arte contemporanea – probabilmente la più bella, intelligente e feconda rivista d’arte apparsa nell’ultimo mezzo secolo – Bozzini ha animato la scena artistica di quegli anni. Il comitato redazionale era composto da Capogrossi, Colla, Fontana, Leoncillo, Lipton, Pasmore e Sadun e dal 1966 al 1977, nella sua sede storica di via del Corso 525, ha dato luogo a dibattiti, incontri, mostre d’arte ed è stata la palestra dove si sono misurati i critici d’arte più significativi di quegli anni, quali Alberto Boatto, Cesare Brandi, Palma Bucarelli, Maurizio Calvesi, Giovanni Carandente, Filiberto Menna, Lorenza Trucchi, Mario Verdone, Marisa Volpi. Il campo seminato da Lidio Bozzini continua ancora oggi ad essere fertile e lo si vede con le mostre e il lavoro che la galleria, oggi Edieuropa, porta avanti guidata dalla figlia Raffaella.”