Respiro
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Giovedì 13 maggio 2021 alle ore 19,00 inaugura Respiro installazione site specific di Chiara Tommasi, a cura di Serena Achilli, nel Borgo Fantasma di Celleno, un luogo semi abbandonato che negli ultimi anni sta mettendo in atto una sua ricostruzione identitaria.
Respiro è un viaggio in un micro mondo evocativo di un tempo presente e appena passato. Vivere, guardare, muoversi e respirare attraversando un metaforico mare nero su una piccola barca abbozzata con un gessetto bianco. Un simbolo di libertà e purezza che attraversa il flusso del divenire nel tendere verso qualcosa di lontano e liberatorio. In equilibrio tra una dimensione narrativa e una immaginativa, Chiara Tommasi pervade lo spazio del piccolo paese trasportandolo in una dimensione altra.
Una trasposizione lirica, suggestiva, con sfumature neorealiste. Immagini in bianco e nero, sintetizzano e segnano un periodo in cui è forte il senso di salvezza, speranza e riscatto.
Il volto di una giovane ragazza richiama lo status di molti suoi coetanei chiusi in casa per mesi a causa di una pandemia mondiale, ed accoglie i visitatori ad entrare in una nuova realtà, con una luce negli occhi, quella della rinascita.
Prima dell’imbrunire il suono della sirena di una nave darà vita alle immagini, per un minuto ogni sera. Un richiamo che si trasforma in melodia ed introduce quello che da lì a breve sarà l’accensione di tutto il Respiro durante la notte. Una illuminazione che manterrà viva la conoscenza in un disegno di luce che assumerà una consistenza quasi immateriale.
Una riflessione intensa anche drammatica sulla realtà di questi tempi, dove il senso di disorientamento ci ha fatto sentire come una flebile imbarcazione in quell’oceano scuro e tempestoso, conducendoci poi alla ricomprensione del tutto con il lume della fiducia e del sogno che anche l’arte può dare.
Sintesi e simboli che Chiara Tommasi utilizza spesso nel suo lavoro di artista, in questo caso l’installazione realizzata per il Borgo Fantasma di Celleno è il proseguimento di un suo intervento all’interno di un progetto di arte al Corviale (Roma).